Klara Rubino
- 18/10/2018 09:26:00
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Antonio buongiorno! Il tuo esempio mostra la differenza tra un endecasillabo canonico ed uno non canonico. L endecasillabo canonico, quello della traduzione Petrarchesca, deriva dallunione,con sinalefe interna, di un quinario ed un settenario, gli accenti obbligatori ( il telefono mi suggrtisce "acconti obbligatori") così cadono sulla quarta e sulla decima; oppure dal settenario più quinario con accenti su sesta e decima sillaba. Questa però non è lunica musica esistente al mondo, un autore, un poeta ancor più, deve accordare i versi alla musica della sua anima,vedi Khalil Gibran il canto dellanima è musica divina è accogliere e restituire Grazia...ci ho fatto pure una videopoesia
https://youtu.be/0n3dDZ4CuHM
non per forza a quella più rinomata e dai più riconosciuta come degna di valore. Un poeta anticonformista rispetta letimologia stessa della parola "poeta", come si sa, dal verbo greco ποιέω che significa "creo" e non "mi conformo" (alla tradizione). Io mi rallegro di quello spazio anarchico che la poesia contemporanea si è guadagnata! Non rimpiango il medioevo, periodo ricco di superstizioni e limitazioni in tutti gli ambiti vitali! Concludendo direi che la differenza tra prosa e poesia non si può evincere da uno spostamento di vocabolo ed accenti di un endecasillabo perché è nella concezione del pensiero e nella fattura complessiva dellopera. Tutte le manifestazioni e manufatti di qualsivoglia forma darte hanno semi di poesia al loro interno, altrimenti non sarebbero artistiche. Esagerando dico con valore di opinione personale che tutto è poesia e tutto è musica, siamo noi che non riusciamo ad udire.
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